Teatro

Speciale Versiliana 2011: Cenerentola nella versione danzata

Speciale Versiliana 2011: Cenerentola nella versione danzata

Mercoledì 17 agosto il Festival La Versiliana apre il sipario su una della fiabe più belle e conosciute di tutti i tempi che ha fatto sognare generazioni di bambine: la CENERENTOLA, nella versione danzata  con il Balletto di Roma

Dalla celebre favola dei fratelli Grimm, conosciuta ai più grazie alla trasposizione cinematografica della Walt Disney, il teatro della Versiliana di Marina di Pietrasanta, ospiterà (inizio ore 21.30) una delle più grandi storie d’amore della letteratura, quella tra Cenerentola, interpretata da Azzurra Schena e il Principe Azzurro Bledi Bejleri, una storia d’amore danzata in una versione contemporanea, decisamente suggestiva ed affascinante, firmata per la regia, le coreografie e le scene da Fabrizio Monteverde.

Sotto nuova veste la Cenerentola del Balletto di Roma, sottolineata da un’atmosfera e un’ambientazione diversa rispetto all’originale, più scarna ed essenziale, manterrà il valore di fondo, che mai potrà sganciarsi dalla vera essenza di questa fiaba. Accompagnati dalla musica di G. F. Haendel, i ballerini del balletto di Roma diretto dal M° Walter Zappolini, non saranno al centro di esplosioni di colori o di passaggi musicali travolgenti, ridondanti e pomposi, ma faranno percepire l’umana sensibilità della storia.

In questa “nuova” Cenerentola prevale una sensazione di malinconica tristezza che proviene dalla realtà contemporanea, dalle angosce per i soprusi familiari e l’atmosfera è tetra  e  ricca di travagli psicologici, di percorsi umani, di anime.
“Ad una prima lettura sommaria, - ci dice Fabrizio Monteverde - segue a tempo di danza l’introspezione, ed è proprio scavando a fondo a quella apparente semplicità che emerge una massa tumultuosa di materiale complesso ed in gran parte inconscio; che crea un contrasto fra la sua superficiale semplicità e la sua sostanziale complessità, un contrasto che suscita un profondo interesse per la storia e si spiega come, durante i secoli abbia conquistato milioni di persone. Forse si è matti nel credere ai veri valori e soprattutto che questi possano esplodere ed esprimersi in sentimenti puri come l’amore, la felicità; tutto nello spettacolo fa pensare ad un manicomio, dalle luci ai costumi  e al trucco, fino alla scenografia. Nella tradizione teatrale solo i matti dicono la verità, questo ne è l’esempio danzato contemporaneo.”